Accattoni: per Finco «un'invasione»,
per Vernillo «fenomeno monitorato»

Martedì 29 Marzo 2016
Il consigliere regionale Nicola Finco e l'assessore comunale Angelo Vernillo
BASSANO - Dall'invasione alla normalità. Questa la "forchetta" che divide i due punti di vista dei politici locali. All'allarme lanciato da Nicola Finco, il consigliere regionale della Lega, che ha fatto sapere che «il parcheggio dell'ospedale è invaso dagli accattoni», risponde a distanza l'assessore alla sicurezza Angelo Vernillo, per il quale invece il "tasso" di accattonaggio ricade nella normalità.

Nicola Finco in una sua testimonianza diretta di pochi giorni fa diceva che «nell'area esterna dell'ospedale c'erano due accattoni e tre venditori ambulanti che infastidivano nel raggio di 50 metri gli utenti... ed è chiaro come il sole che queste persone sono gestite dalla criminalità organizzata».  Dal consigliere regionale un pesante appunto anche ai vigili, «impegnati solo a fare le multe quando sarebbe più utile prendere dei provvedimenti verso queste persone, monitorandole ogni giorno e mandandole via». Dichiarazioni riprese con aggiunte ed esclamazioni su facebook da vari utenti.

Angelo Vernillo spiega che di fronte a «una certa preoccupazione sugli accattoni in città, tranquillizzo i bassanesi su un fenomeno che non fa registrare punte anomale e che è continuamente monitorato». «I controlli sono periodici e regolari - dice l'assessore -, sia con personale in divisa che in borghese tanto che, come si ricorderà, nei mesi scorsi è stato identificato, sanzionato e allontanato un parcheggiatore abusivo nel parcheggio dell’ospedale. Altri controlli sono stati effettuati su mendicanti, accattoni e venditori abusivi, con sanzioni e ritiro della merce quando necessario. E’ importante però sapere che alcuni di loro sono dotati di regolare licenza di venditore ambulante e quindi sono autorizzati alla vendita». Vernillo invita i cittadini «a segnalare eventuali episodi o situazioni anomale direttamente alle forze dell’ordine e alla Polizia locale».
 
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