Brancaccio, tennista napoletano fischiato a Napoli: «Tifavano contro di me per le scommesse, gente ignorante»

Raul, originario di Torre del Greco, ha fallito sette match point contro il francese Herbert prima di uscire sconfitto al terzo set

Mercoledì 27 Marzo 2024
Brancaccio, tennista napoletano fischiato a Napoli: «Tifavano contro di me per le scommesse, gente ignorante»

Un sogno da rincorrere, un campo in cui alcuni sognano di giocare e l'idillio della partita rovinato dal comportamento di alcuni sugli spalti. Raul Brancaccio ricorderà di sicuro l'incontro con Pierre Hughes Herbert per il Napoli Challenger 125, ma non in modo positivo. Il tennista originario di Torre del Greco si aspettava tutto trane che i tifosi cominciassero a tifare contro di lui, cantando cori da stadio calcistico solo per vederlo perdere. In palio non c'era la passione per lo sport, ma quella per il gioco d'azzardo, con quei "tifosi" che hanno cercato di far perdere Raul per una scommessa in diretta. I fischi sono cominciati ad arrivare quando il punteggio era 3-6, 4-5, con il tennista campano che ha sbagliato ben sette match point prima di lasciare il passo al francese. Una diminuzione nella concentrazione concentrazione sempre maggiore che lo ha portato a perdere poi 3-6, 7-5, 6-0.

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Lo sfogo

Un atteggiamento denunciato da parte dell'atleta che si è sfogato in un lungo post sul suo profilo Instagram ufficiale. «Contento di non vivere più qui, siete ignoranti, un'altra figura di m****». Questo solo un passaggio del lungo messaggio che Brancaccio ha voluto dedicare a quelle persone: «Ciao a tutti, ho bisogno di scrivere ciò che penso, so che molte volte il silenzio parla più di mille parole, ma in questi casi bisogna proprio parlare. Prima di tutto, volevo ringraziare il direttore del Challenger di Napoli, Alessandro Motti, per avermi dato la possibilità di poter giocare questo bellissimo torneo che seguivo già da quando ero piccolo. Grazie per aver avuto fiducia in me e spero averla ripagata in modo degno! Dunque volevo dedicare questo post a tutte quelle persone che ieri facevano il tifo, quasi da stadio, contro di me».

Il post continua con l'accusa: «Gente ignorante, inutile e vergognosa che rovina uno sport così bello solo per vincere scommesse e bollette. Richiamo un esame di coscienza a tutti voi, per il bene dello sport e per il rispetto a tutti i giocatori che offrono uno spettacolo degno di applausi. Sono nato a Torre Del Greco e sono fiero di essere corallino, nato e cresciuto in questa zona e ho sempre cercato di portare il nome di Napoli più in alto possibile. Ma perdonatemi che vi dica che sono contento di non viverci più, perché siete l’esempio di un popolo ignorante. Un torneo così importante a Napoli e tifare contro l’unico napoletano in gara è veramente vergognoso».

Brancaccio ha poi ringraziato i familiari, ma solo dopo aver ammonito questi tifosi: «Sono molto deluso da voi, ma in parte vi ringrazio per permettermi di fare rumore dopo quello successo ieri. Vi ringrazio perché grazie a voi ci siamo fatti riconoscere e per l’ennesima volta abbiamo fatto una figura di m****. Cambiate, per il vostro bene, ma se la prossima volta continuerete a tifarmi contro, fatelo più forte, perché più lo farete più ne uscirò forte. Io continuo a inseguire i miei sogni.

Grazie a tutti gli amici e alla mia famiglia che era lì per incoraggiarmi in questi momenti difficili, grazie per avermi supportato in ogni momento, grazie per essere sempre lì».

Ultimo aggiornamento: 19:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA