«Polo logistico, consumo di suolo inutile»

Domenica 26 Luglio 2020
«Polo logistico, consumo di suolo inutile»
CASALE SUL SILE
15 km di distanza separano il Centro Grossisti di Villorba dal nuovo polo Amazon di Casale. «Un consumo di suolo inutile-commenta il presidente Ascom Federico Capraro- con una regia regionale i buchi neri verrebbero riqualificati e si eviterebbe di costruire ancora». Non ha mai nascosto la sua perplessità sul progetto del nuovo maxipolo della logistica, e ora Capraro ne spiega i motivi. «Nella zona nord, il Centro Grossisti di Villorba è una ferita inferta ormai 30 anni fa ed oggi, di fatto, non rimarginata. A solo 15 km in linea d'aria a Sud - col polo logistico denominato Amazon di Casale - sta per essere creata una situazione analoga. Se ci fosse realmente una esigenza logistica in un territorio ad alta percorrenza, non vedo perché non sfruttare il già esistente Centro Grossisti, a ridosso della Pedemontana, senza avviare nuovi impattanti e rischiosi interventi in zone limitrofe».
IL PROBLEMA
Secondo Capraro a non funzionare è il fatto che un privato possa rivolgersi direttamente alla singola amministrazione. «Non voglio puntare l'indice solo sul caso specifico- spiega- tuttavia se la legge regionale parla di consumo di suolo zero, poi ci troviamo con amministrazioni che rispondono alle richieste dei grandi gruppi della distribuzione organizzata e dei privati senza fare riferimento al contesto generale, slegate dalle esigenze attuali che fanno i conti con degli scenari di consumo totalmente mutati».
Il presidente di Confcommercio ritiene che l'esperienza dei capannoni lasciati vuoti con la crisi del 2008 non pare aver insegnato molto. «Il centro grossisti è un'area che già ha consumato suolo. Se ci fosse una regia regionale probabilmente quel privato verrebbe indirizzato verso quell'area, già urbanizzata, da rigenerare. Che senso ha deturpare un nuovo territorio? Al netto del polo logistico di Casale, dove ci deve un cointeressamento di tutte le realtà contermini, non possiamo più permettere che non vi sia a livello regionale un intervento per arginare l'assassinio di territorio».
LA LETTERA
Pochi giorni fa sul tema l'opposizione ha inviato una lettera aperta al sindaco Giuliato chiedendo che le osservazioni e le controdeduzioni presentate relativamente al progetto siano rese pubbliche durante il prossimo consiglio comunale. «Ormai tutti ne parlano-scrive Stefania Benetti, capogruppo dell'opposizione- i Comuni contermini chiedono un confronto formale sul progetto, le associazioni di categoria hanno espresso preoccupazione per le ricadute sui negozi di vicinato per effetti dell'insediamento di un polo come Amazon, le gli ambientali sono preoccupati per il rischio idrogeologico e di inquinamento, le Organizzazioni Sindacali, che guardando alla qualità del lavoro, s'interrogano sull'eventualità che i futuri lavoratori non siano tutelati da contratti di lavoro nazionali». I consiglieri della lista Verso il Domani sottolineano anche come tra i cittadini i comitati chiedano chiarezza e confronto sull'iter di valutazione e di eventuale approvazione della Pua. «Noi consiglieri comunali del gruppo Verso il Domani, riteniamo doverosa un maggiore condivisione».
Elena Filini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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