VICENZA - Gli era già stato imposto il divieto di avvicinamento all'ex compagna, ma lui ha continuato a molestarla.
La prima denuncia a dicembre 2023
L'uomo infatti è ritenuto responsabile di continui atti persecutori nei confronti dell'ex compagna, episodi che sono proseguiti anche dopo essere stato sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa. La prima misura cautelare risale allo scorso 5 gennaio, quando al 53enne viene alzato il “divieto di avvicinamento alla persona offesa, in qualunque modo incontrata e ai luoghi da questa abitualmente frequentati con l’obbligo di mantenersi a distanza di almeno 500 metri e con divieto di comunicare con la stessa con qualsiasi mezzo”, con contestuale applicazione del braccialetto elettronico, dopo che la sua ex compagna aveva denunciato, a metà dicembre 2023, la situazione di vessazione in cui la stessa si trovava a vivere.
Le continue molestie
Tuttavia, nonostante la misura cautelare in atto, nei mesi successivi, l’indagato, che non si era rassegnato in alcun modo all’interruzione della relazione, ha continuato a molestare l’ex compagna. In più, il 15 febbraio i Carabinieri, a seguito dell’attivazione del braccialetto elettronico, avevano sorpreso lo stesso all’interno di un bar non tanto distante dall’abitazione della donna. Acquisiti tutti gli elementi probatori a sostegno delle plurime violazioni accertate dai Carabinieri di Marostica, il 1° marzo è stata data esecuzione alla nuova ordinanza e l’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari, quale aggravamento della precedente misura, con contestuale applicazione del braccialetto elettronico, da espiarsi presso la sua residenza.