VIGONOVO - A oltre due settimane di distanza dalla tragica morte di Giulia Cecchettin, non cessa il clamore suscitato dalla vicenda.
IL VESCOVO
Nella messa delle 10 di ieri, a Vigonovo, come già aveva fatto durante le messe domenicali del 19 novembre, il parroco don Gabriele Pipinato ha fatto solo un velocissimo passaggio sulla vicenda di Giulia e Filippo, dicendo che "bisogna essere compassionevoli", e ha poi letto una lettera inviata dal vescovo di Padova, Monsignor Claudio Cipolla, alle parrocchie di Vigonovo, Saonara e Torreglia, ossia i tre paesi coinvolti dalla drammatica vicenda: "Questo è il momento della solidarietà e della preghiera. A nome della Chiesa di Padova rivolgo la mia vicinanza al papà, alla sorella e al fratello di Giulia e a tutta la sua famiglia già tanto provata nel dolore in questi anni, così pure ai genitori e ai familiari di Filippo. Per tutti loro quanto accaduto è un dolore indescrivibile. Prego e invito a pregare per loro e a non rincorrere parole di odio. La violenza, di qualsiasi forma e modalità, non è mai la soluzione. Preghiamo per gli amici e per le comunità che hanno visto crescere questi ragazzi, il Signore raccolga le loro lacrime". Intorno alle 16 di ieri, infine, sono iniziate a giungere a Vigonovo le prime persone per partecipare alla "passeggiata arrabbiata" organizzata dal "Collettivo Artemisia" della Riviera del Brenta. Qualcuno, comprese le istituzioni, temeva che la manifestazione potesse in qualche modo degenerare, invece il raduno, regolarmente autorizzato dalla Questura di Venezia e con il consenso della famiglia di Giulia, si è svolto nella più assoluta serenità e distensione. Erano ben oltre un migliaio, in maggioranza donne urlanti, quelle che dalle 17 alle 18 hanno sfilato per le strade cittadine di Vigonovo.