Tre rapine in monopattino armato di coltello, finisce in carcere un 48enne

Sabato 4 Maggio 2024 di M.F.
Il bar Tivoli tra i locali colpiti dal rapinatore

MESTRE - Era già stato preso all'indomani di un doppio episodio di rapina, avvenuto il 13 aprile verso la fine di corso del Popolo. Era stato riconosciuto dalle telecamere di sicurezza disseminate dal Comune nella città e poi anche da alcuni testimoni. Nel corso delle indagini, però, la polizia giudiziaria aveva fornito alla Procura della Repubblica le indicazioni per attribuirgli anche un terzo episodio, risalente a un mese prima e avente come vittima il medesimo bar e con le medesime modalità.
Così, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Mestre hanno eseguito l'esecuzione di un'ordinanza di misura cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari nei suoi confronti, andandolo a prendere a Marghera nella casa in cui risultava domiciliato.

Si tratta di un 48enne italiano, residente in provincia di Napoli. Una persona che risultava già nota in zona per una serie di episodi e di atti violenti.

LA VICENDA
Il fatto era accaduto intorno alle 18 del 13 aprile nel Caffè Tivoli, che fa angolo con via Mestrina. L'uomo era entrato come una furia nel locale gestito da anni da una coppia di cinesi. Con un coltello alla mano aveva ordinato a Miky, il titolare, di dargli l'incasso, puntandogli un coltello alla gola. Al suo rifiuto lo aveva preso a pugni sul volto provocandogli lesioni di una certa gravità. Quindi, prelevata la cassa che aveva circa 800 euro dentro, era fuggito in monopattino, perdendo il coltello usato per minacciare il barista, ritrovato poco distante dai carabinieri.
Poco prima, attorno alle 17.45, lo stesso soggetto aveva strappato il cellulare a una turista che camminava lungo il marciapiede che costeggia i giardini di via Piave. La donna era finita a terra dopo aver sbattuto contro un'auto con lo zigomo sinistro. Secondo alcuni testimoni, il 48enne indossava una maglietta nera, jeans al ginocchio e aveva capelli corti e brizzolati.
L'attività d'indagine svolta dai carabinieri ha consentito anche di individuare lo stesso uomo come l'autore di un'altra rapina sempre ai danni del bar Tivoli, avvenuta in marzo.
Così, dopo aver raccolto i proverbiali "gravi indizi di colpevolezza" la Procura ha chiesto una misura restrittiva, che il Gip ha concesso e l'uomo si trova ora nel carcere di Santa Maria Maggiore.
 

Ultimo aggiornamento: 11:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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