Le "Meninas" invadono San Marco: le damigelle di Valdes in esposizione fino al 15 giugno

Venerdì 29 Marzo 2024 di Giulia Zennaro
Le "Meninas" invadono San Marco: le damigelle di Valdes in esposizione fino al 15 giugno

VENEZIA - Una processione silenziosa, pacifica e regale che attraversa piazzetta San Marco in un ideale omaggio alla città. Las Meninas a San Marco, l’esposizione dell’artista spagnolo Manolo Valdés, è sbarcata in laguna mercoledì insieme ad altre opere del pittore e scultore, che sono state collocate tra San Marco, Riva Ca’ di Dio e l’Arsenale. L’esposizione durerà dal 27 marzo fino al 15 giugno ed è un’iniziativa di Galleria d’Arte Contini in collaborazione con il Comune di Venezia, Vela S.p.a.

e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, con il supporto di Banca Ifis, Assicurazioni Generali e con media partner Gruppo Editoria Italia. L’esposizione sarà inaugurata alla presenza dell’artista venerdì 5 aprile in Piazzetta San Marco. 


LE OPERE
Dodici Reina Mariana e una monumentale Infanta Margarita di Valdés sono state collocate in piazzetta San Marco, l’opera Mariposas in Riva Ca’ di Dio mentre Diadema è esposta all’Arsenale. Una delle Reina Mariana sarà donata dall’artista alle collezioni del Comune di Venezia, senza particolari vincoli di posizionamento e utilizzo. Le dame stilizzate e imponenti, ad altezza d’uomo, sono uno dei soggetti più ricorrenti della poetica di Valdés. Un omaggio dell’artista spagnolo a uno dei suoi più celebri predecessori, Diego Velázquez, che nella prima metà del Seicento dipinse i ritratti di Maria Anna d’Austria e Margherita Maria Teresa d’Asburgo. Un riconoscimento che Valdés ha realizzato inizialmente attraverso la pittura per poi passare alla scultura, giocando con la decontestualizzazione dei soggetti attraverso la tridimensionalità della forma scultorea, che il successivo collocamento in un contesto urbano pone in una sorta di “dialogo” tra antico e moderno. Le Reina Mariana e Infanta Margarita erano state esposte con successo anche al Salone della Meridiana del Museo Archeologico Nazionale di Napoli lo scorso inverno e precedentemente nello storico Alpemare a Forte dei Marmi durante l’estate 2023. 
Non lontano da piazzetta San Marco, lungo Riva Ca’ di Dio, affacciata sul Bacino San Marco, è stata posizionata Mariposas, un altro degli motivi più ricorrenti nell’opera di Valdés: una testa stilizzata sulla quale volteggia una moltitudine di farfalle. «Un giorno a Central Park - spiega l’artista, che vive e lavora a New York - ho visto che c'erano delle farfalle che svolazzavano sulla testa di una persona. Questo mi ha ispirato! Da quel momento ho visto farfalle ovunque». Una scultura che, grazie all’affaccio sull’acqua, cattura tutte le sfumature dell’azzurro del mare e del cielo, restituendo un colpo d’occhio notevole nelle foto dei turisti che l’hanno da subito immortalata in favore di social. Sempre restando in tema di “regalità” sarà possibile ammirare anche Diadema, un volto stilizzato incorniciato da grandi volute, collocato all’Arsenale. Anche in questo caso il posizionamento in prossimità dell’acqua non è casuale, dato che questa scultura viene spesso esposta proprio in mezzo a uno specchio d’acqua.


LA POETICA
Un’iniziativa, quella di disseminare per Venezia alcune delle statue più rappresentative di uno dei maggiori artisti a livello mondiale, che anticipa il fermento artistico della Biennale, che si terrà dal 20 aprile al 24 novembre 2024. Le opere di Manolo Valdés, nelle intenzioni della Galleria d’arte Contini, con la quale il maestro collabora dal 2016, sono un omaggio a una delle città più belle e più ricche d’arte al mondo; un omaggio che Venezia ricambia ospitando i lavori di uno tra i massimi esponenti dell’arte contemporanea. Il dialogo tra antico e moderno è un tema che ha sempre ispirato Valdés, che racconta di aver cominciato a rappresentare le sue Reina e Infanta frequentando il Museo del Prado di Madrid, dove sono esposti i ritratti di Velázquez. 
Tratteggiando le linee di queste figure austere, caratterizzate da un imponente vestito e da un ampio copricapo, Valdés si interroga su come sarebbero apparse se fossero state “inquadrate” da una prospettiva differente. L’idea dell’artista era quella di ampliare la narrazione su questa figura, andando oltre i limiti della bidimensionalità imposti dalla tela. Dalla pittura è poi passato alla scultura, inizialmente in legno per poi passare al bronzo, alla pietra e alla resina. Las Meninas è diventato così il lavoro più iconico di Valdés, che negli anni è tornato a sperimentare sempre in maniera differente, giocando con materiali e con sensazioni visive e tattili sempre diverse.
Le statue sono state accolte dalla pioggia che ha bagnato copiosamente Venezia e piazza San Marco, tra la curiosità e l’interesse dei veneziani e dei turisti, con una punta di immancabile scetticismo che, però, non ha fiaccato l’entusiasmo generale. L’auspicio è che questa esposizione diffusa, che interagisce con alcuni tra i luoghi più celebri di Venezia, attiri l’interesse di quella parte di turisti appassionati d’arte e futuri fruitori della Biennale. Un atto di riaffermazione della bellezza in contrasto con le molteplici manifestazioni di bruttezza che punteggiano la piazza, deturpata da chioschi per turisti sempre più arrogantemente straripanti di souvenir.


IL PRECEDENTE
L’esposizione di Valdés ricorda, e non solo per l’accostamento delle statue con l’acqua, la mostra “diffusa” di Fernando Botero realizzata nel 2003, con le opere dell’artista colombiano recentemente scomparso collocate nei vari angoli di Venezia che si affacciano sul Canal Grande. Il pittore e sculture celebre per i suoi ritratti “ciccioni”, apparentemente senza emozioni ma dipinti sempre con una forte carica di ironia e critica sociale, in bilico tra tradizione europea e scuola sudamericana, aveva posizionato ben 24 statue tra la stazione e San Marco, esponendo anche opere che non si erano viste altrove. Un omaggio «alla città più bella del mondo», nelle parole dello stesso Botero, sempre curato da Galleria Contini. 

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Ultimo aggiornamento: 30 Marzo, 17:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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