Trentatré anni dietro il bancone, Enzo va in pensione: a Lorenzo le redini della sua bottega di Malamocco

Giovedì 2 Maggio 2024 di Lorenzo Mayer
Enzo Scarpa va in pensione

LIDO - «Ho avuto davvero grandi soddisfazioni da questo lavoro. Grazie a tutto il paese di Malamocco che mi ha sempre sostenuto con stima e affetto. Resterò sempre legato a questa comunità, al territorio e soprattutto ai suoi abitanti, ma da oggi mi godrò la pensione».
Enzo Scarpa, 62 anni, storico alimentarista di Malamocco, dopo 33 anni trascorsi ininterrottamente dietro al bancone del suo negozio da oggi si godrà la meritata pensione. Con lui anche la moglie, Giuseppina Paolucci, per tutti semplicemente Giuso. Ma la bottega in Rio Terà 25, nel cuore dell'antico borgo, non chiudendo: a rilevarla un giovane di Malamocco, Lorenzo Ruggeri, che proseguirà l'attività.
Il negozio, ieri chiuso per inventario, si chiamerà "Magna e Bevi" e il primo maggio, nonostante la giornata festiva, è rimasto aperto per dare un servizio ai clienti.

C'era  anche Enzo Scarpa, che per circa un mese sarà presente per garantire il passaggio di consegne. Prossimamente verrà organizzato un brindisi per festeggiare la pensione di Enzo, arrivato come commerciante a malamocco nel febbraio del 1991, all'età di 29 anni.

IL SUCCESSORE
«Vado in pensione perché ho trovato un giovane serio e motivato a portare avanti l'attività - spiega - Lo presenterò a clienti e fornitori. Durante la stagione il negozio resterà aperto 7 giorni su 7 per essere un punto di riferimento».
Durante il Covid Enzo ha garantito consegne porta a porta in bicicletta, per aiutare chi non poteva muoversi di casa. «Gli ingredienti che garantiscono una buona riuscita sono sempre stati il ​​rapporto con la gente e la ricerca per le cose buone e genuine, i prodotti freschi. Meglio se a "chilometro zero - precisa - Alle 7 del mattino Enzo sono già al forno del pane per fare gli acquisti. Compere "mirate" in base alle prenotazioni ea ciò che mi serve per la giornata. Ad esempio per il pane mi servo in un forno qui a Malamocco, ma per alcuni prodotti per rivolgo anche ad un panificio di San Pietro in Volta che mi fa arrivare la merce in negozio Con il Covid il lavoro non è diminuito, anzi ad essere sinceri è leggermente aumentato , la popolazione ha forse riscoperto in parte l'importanza dei negozi di vicinato E noi abbiamo cercato di farci trovare pronti».
Alcuni servizi sono stati ritagliati su misura proprio per fronteggiare meglio l'emergenza: «Il nostro è anzitutto un servizio alla comunità dove viviamo concludiamo per cui verso le 11, in questo periodo, senza far pagare nessun sovraprezzo per il servizio di consegna della spesa vado a piedi, in bicicletta in motorino, a consegnare a casa la spesa a chi, per varie ragioni, non ha la possibilità di uscire e di venire a trovarci in negozio».
 

Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 10:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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