Jesolo. Insulti social alla polizia locale, gli agenti contrattaccano e denunciano gli haters

Commenti offensivi anche nei confronti dei loro familiari sui social: tre vigili si sono rivolti a uno studio legale

Venerdì 10 Maggio 2024 di Fabrizio Cibin
La Polizia locale nel mirino degli haters passa al contrattacco e denuncia

JESOLO (VENEZIA) - Offese ai vigili, ora scatta la denuncia contro gli haters, i “leoni da tastiera” sempre pronti a riversare contumelie e parole forti contro gli agenti. L’ondata di insulti all’indirizzo della Polizia Locale jesolana, inseriti come commenti a un post pubblicato da Facebook nei giorni scorsi, non rimarrà impunita. Almeno tre agenti, infatti, hanno deciso di rivolgersi a uno studio legale, quello degli avvocati Luca Pavanetto e Federico Trevisiol di San Donà, per presentare una denuncia-querela nei confronti di tutti coloro che si sono resi responsabili di questo reato. La reazione dei vigili è successiva ad un post di qualche giorno fa, inserito in due noti gruppi Facebook, con all’attivo migliaia di followers dedicati alla città. Un cittadino esprimeva una sua lamentela per una contravvenzione, tutto sommato un intervento garbato e inoffensivo, l’espressione dell’amarezza provata per una multa che non riteneva giusta nei suoi confronti.

Il disastro è avvenuto subito dopo, con una serie di commenti proprio contro gli agenti della “Locale”. Affermazioni non pertinenti con il tema oggetto dei post in cui tali commenti si sono inseriti e gravemente lesivi della reputazione umana e professionale degli agenti.

Vigili offesi sul web, parte la querela

Ancora di più se si considera che le frasi sono andate a colpire, del tutto gratuitamente, i familiari degli stessi agenti jesolani. Ma questa volta gli “odiatori” del web non l’avranno vinta. Tre agenti, infatti, hanno deciso di rivolgersi agli avvocati Pavanetto e Trevisiol e hanno depositato un atto di denuncia. «I commenti che i miei assistiti mi hanno mostrato sono assolutamente inaccettabili - commenta l’avvocato Pavanetto – e tali da configurare fattispecie penalmente rilevanti. Gli agenti che rappresento si sono sentiti gravemente lesi non solo nella loro dignità personale, ma anche nelle loro prerogative lavorative, facendo gli stessi parte, con fierezza e senso di appartenenza, alla Polizia Locale di Jesolo, destinataria di commenti del tutto censurabili. Confidiamo che le indagini portino all’individuazione del soggetto autore dei commenti, nei confronti del quale ci riserviamo ogni opportuna azione, anche in sede civile».
Azione civile che potrebbe riguardare anche l’amministratore della pagina web: esattamente come avviene per il direttore di un quotidiano nel caso di querela di un giornalista della stessa testata, la legge considera altrettanto responsabile anche l’amministratore di una pagina Facebook, perché chiamato a intervenire qualora una conversazione degeneri, com’è avvenuto in questo caso. Non è escluso che altri agenti abbiamo deciso di percorrere la stessa strada, rivolgendosi ad altri studi legali. La notizia arriva, peraltro, nel giorno dedicato alla Polizia Locale. Oggi, infatti, al Palazzo del Turismo, si terrà la trentunesima giornata di studio, organizzata da Anvu (Associazione professionale Polizia Locale). Questa mattina, dopo gli interventi delle autorità, i primi approfondimenti sulla legislazione, mentre nel pomeriggio si parlerà soprattutto di sicurezza stradale.

Ultimo aggiornamento: 11 Maggio, 10:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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