MESTRE - ERACLEA - «L’avvocato Mirco Mestre era consapevole del fatto che Luciano Donadio appartenesse ad un’organizzazione criminale di stampo mafioso: ciò nonostante prese accordi con lui, nel 2016, per ottenere il suo voto e quelli dei suoi uomini per diventare sindaco di Eraclea.
Lo hanno sostenuto, in aula bunker, a Mestre, i pm Roberto Terzo e Federica Baccaglini nella requisitoria conclusiva del processo sulle infiltrazioni della camorra nel Veneto Orientale. Secondo la Procura il reato di voto di scambio si è concretizzato in quanto è sufficiente la promessa di un’utilità come compenso per l’appoggio elettorale, anche se poi l’utilità non si è concretizzata. La richiesta di pena per l’ex sindaco sarà formulata nell’udienza di domani. La difesa di Mestre prenderà la parola in maggio.