Chiusura del park Miani, i residenti in rivolta: «E ora dove parcheggiamo l'auto?»

Domenica 28 Aprile 2024 di Paolo Calia
Il Park Miani verrà chiuso il 2 maggio e i residenti protestano

TREVISO - Dal 2 maggio, metà della prossima settimana, chiuderà il park Miani e i residenti della zona sono in fibrillazione. «Quando hanno aperto il parcheggio - dice un gruppetto che presto si farà sentire anche a Ca’ Sugana - hanno chiesto a noi residenti di utilizzarlo sfruttando degli abbonamenti a prezzi agevolati. E per spingerci a parcheggiare le nostre auto in quella struttura, hanno progressivamente cambiato la viabilità della nostra zona mettendo dei sensi unici e introducendo il disco orario in tutte le aree parcheggio attorno alle nostre case e lungo le vie che circondano il tribunale. Adesso chiude: dove andiamo?».

Risultato: chi non aveva la possibilità di utilizzare un garage o di lasciare l’auto in giardino, ha dovuto gioco forza andare al Miani diventato, col tempo, il parcheggio dei residenti. Che adesso si infuriano.


LA PROTESTA

«Della chiusura - continuano - abbiamo saputo solo attraverso i giornali, all’ingresso del parcheggio non abbiamo visto nessun cartello. Ormai mancano pochi giorni, vogliamo capire come fare». Del problema è stato interessato l’assessore Andrea De Checchi con delega ala mobilità: «Intanto ricordo che sarà una chiusura temporanea - sottolinea - necessaria non solo per trasformare il primo piano in un deposito comunale (togliendo così un centinaio di stalli dal computo generale ndr), ma anche per fare dei lavori di manutenzione piuttosto ingenti a partire dalla sostituzione delle sbarre agli ingressi fino alla soluzione di qualche problema legato alle fessurazioni. Una volta finito tutto, a parte il primo piano, la parte restante del park tornerà a disposizione». E nel frattempo? De Checchi una soluzione ce l’ha: «Davanti al Tribunale c’è il parcheggio sotterraneo del “Valigione” che ha tassi di occupazione molto bassi ed è un parcheggio pubblico. I residenti, nel frattempo, possono utilizzare quello».


L’INTERVENTO

Il park Miani chiuderà il 2 maggio ma il cantiere vero e proprio partirà a giugno. Come detto, il primo piano diventerà nuovo deposito comunale a servizio del Tribunale, poi si passerà al sistema che regola gli ingressi, andato in tilt dopo l’assalto alla cassa fatto da ladri rimasti anonimi e risolvere il problema delle infiltrazioni. «Per i lavori - spiegava nei giorni scorsi Sandro Zampese, assessore ai Lavori Pubblici - che dureranno tre mesi abbiamo stanziato circa 320mila euro. Andremo principalmente a realizzare il nuovo deposito, cosa che ci consente di liberare definitivamente l’ex Macello e proseguire così con i lavori per realizzare un centro diurno e notturno. Alla fine sarà il centro per le marginalità più grande del Veneto e uno dei più grandi in Italia». Il Miani, parcheggio che avrebbe dovuto diventare lo “scambiatore” a favore della città, non è mai decollato. È sempre rimasto mezzo vuoto, utilizzato principalmente da chi lavora in Tribunale. E da questo punto di vista ha anche avuto una sua utilità, ma non ha mai centrato lo scopo per cui era stato pensato: attirare le auto dirette in centro e poi portare gli automobilisti dentro le Mura col trasporto pubblico. A ottobre poi il blitz dei ladri che ha messo fuori uso casse e sistema di apertura e chiusura delle sbarre. Non è stato possibile ripararlo sia per il costo, sia per la difficoltà di trovare pezzi di ricambio di un sistema comunque già vecchio. Poi la scelta di Ca’ Sugana di trasformare il primo piano in un deposito comunale. «Gli altri piani resteranno come parcheggio - assicura Zampese - ma dobbiamo valutare bene le condizioni dell’immobile e predisporre i lavori necessari per rimetterlo a posto. Ci vorrà del tempo».

Ultimo aggiornamento: 17:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci