TREVISO - Bimbo di appena quattro anni sottratto ai genitori affidatari, individuato dalla polzia, a prenderlo era stata la madre naturale del bambino, un venticinquenne straniera in Italia.
Il bambino, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne aveva accertato lo stato di abbandono, era stato collocato presso una famiglia che potesse offrirgli un ambiente stabile e protettivo, al fine di non esporlo ad un pregiudizio irreversibile per la sua crescita. Periodicamente, venivano assicurati incontri in forma protetta tra il minore e la madre, ma proprio nell’ultimo incontro, avvenuto lo scorso 2 febbraio, la venticinquenne aveva deciso di sottrarre il minore, dandosi alla fuga e facendo perdere le proprie tracce.
Da quel momento è stata sviluppata una complessa attività investigativa, volta ad individuare la rete di protezione della donna e a ricostruirne i movimenti successivi alla sottrazione del minore.
L’indagine, che ha visto gli agenti della Squadra Mobile impegnati anche in prolungati appostamenti, ha consentito infine – in poco più di 24 ore - di individuare la donna e il bambino nel territorio di un'altra provincia e di intervenire prima che la venticinquenne riuscisse a portare il minore oltre i confini nazionali.
Il piccolo, che sogna un giorno di diventare poliziotto, è stato subito tranquillizzato “dai suoi futuri colleghi”, che lo hanno intrattenuto sino al momento del riaffido ai genitori collocatari.
La venticinquenne straniera è stata invece deferita all’Autorità Giudiziaria e dovrà rispondere, anche penalmente, per la sottrazione del minore.