Treviso, chiesa Votiva: via ai lavori. Da fine maggio messe in palestra

Venerdì 26 Aprile 2024 di Paolo Calia
La chiesa Votiva a Sant'Antonino

TREVISO - Poco più di 2,4 milioni di euro per il restauro completo della navata e di parte dell’ex convento, destinato a diventare la nuova canonica. La Conferenza Episcopale Italiana, nei giorni scorsi, ha confermato il finanziamento per riqualificare la parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice, per i trevigiani la “Chiesa Votiva”, uno dei punti di riferimento della città.

LE RISORSE

Il finanziamento verrà alimentato dai fondi dell’otto per mille e arriverà alla parrocchia diviso in tre rate, staccate ogni volto dopo un’attenta verifica dello stato di realizzazione dei lavori. Il meccanismo è molto semplice e non ammette distrazioni o perdite di tempo: se il cantiere non va avanti e non raggiunge gli obiettivi che, di volta in volta vengono posti, le risorse non arrivano e tutto si blocca. Considerato il crono programma, non c’è molto tempo da perdere. Il parroco don Paolo Pigozzo ha annunciato che i lavori partiranno entro l’estate e che già da fine maggio le funzioni principali verranno fatte nell’attuale palestra. I primi avvisi ai parrocchiani sono stati fatti a Pasqua, confermando anche il trasloco nella palestra delle cerimonie principali e nella cappella quelle previste durante la settimana.

E questa situazione andrà avanti per circa un anno.

IL PROGETTO

Da quando la chiesa è stata costruita dopo i danni subiti nel bombardamento del 7 aprile 1944, che distrusse praticamente del tutto la navata rendendone necessaria la demolizione e la ricostruzione che durò più di dieci anni, non sono mai stati fatti grandi interventi. Cinque anni fa però, dopo alcuni piccoli interventi di manutenzione, vennero scoperti alcuni cedimenti. A quel punto emerse in tutta la sua evidenza la necessità di un lavoro di riqualificazione molto più approfondito. La parrocchia diede quindi il via una fase progettuale che si è rivelata lunga e laboriosa.

LA SVOLTA

Due anni fa il piano, finalmente completo, venne inviato alla Cei, per l’approvazione definitiva. Nelle ultime settimane, con la conclusione di alcuni importanti passaggi, è arrivata l’approvazione finale e lo stanziamento delle risorse necessarie. I 2,4 milioni andranno però a coprire solo una parte dei costi, il resto verrà coperto dalla parrocchia con un mutuo e dalle offerte dei parrocchiani che vorranno fare una donazione.

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