Over 50 non vaccinati: oltre 8mila sanzioni in arrivo nella Marca

Giovedì 7 Aprile 2022 di Mauro Favaro
Obbligo vaccinale per gli Over 50
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TREVISO Arrivano le multe per oltre 8mila trevigiani con più di 50 anni che nonostante l’obbligo non si sono vaccinati contro il Covid. Dopo la fine dell’emergenza qualcuno sperava che la questione venisse chiusa. Non è così. Le prime sanzioni sono state spedite proprio all’inizio di questa settimana. I diretti interessati le riceveranno a casa nei prossimi giorni attraverso una cartella dell’Agenzia delle Entrate. La multa è di 100 euro, da pagare una tantum. Nella Marca, quindi, si arriverà a un conto complessivo di 800mila euro. Gli inadempienti sono stati individuati passando in rassegna i dati contenuti nella piattaforma nazionale. Partendo da questa base, sono così finiti nel mirino tutti i cittadini con più di 50 anni che alla data del primo febbraio, quando è entrato in vigore l’obbligo per gli over50, non avevano ancora effettuato le vaccinazioni anti-Covid nei termini previsti, senza cioè comunicazioni di differimento a causa del contagio o esenzioni specifiche.

EFFETTO NOVAVAX

All’inizio di quest’anno c’erano ancora 16mila trevigiani over50 senza vaccinazione. Poi il numero è progressivamente calato. Anche grazie alla successiva introduzione del nuovo siero Novavax. «Oggi somministriamo in media 120 prime dosi al giorno», specifica Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl della Marca. A quanto pare, però, sul fronte degli over50 ormai si è arrivati allo zoccolo duro dei No-Vax. A chi non si è vaccinato non resta che pagare la multa di 100 euro. Chi avesse dovuto spostare l’iniezione a causa del contagio, invece, avrà 10 giorni di tempo dall’arrivo della sanzione per presentare all’Usl l’eventuale certificazione relativa all’avvenuta vaccinazione, al differimento o all’esenzione dall’obbligo vaccinale. E di pari passò dovrà informare la stessa Agenzia delle Entrate attraverso il sito internet istituzionale.

LA QUINTA ONDATA

Nel frattempo i contagi non si fermano. Ieri sono stati confermati quasi 1.300 nuovi casi nella Marca. Al momento sono quasi 12mila i trevigiani positivi costretti all’isolamento. E anche i ricoveri sono tornati a salire: se ne sono contati oltre 50 in più solo nelle ultime due settimane, con il riempimento dei nuovo reparto da 30 posti a Montebelluna. Adesso gli ospedali trevigiani sono tornati a ospitare 149 pazienti positivi. Compresi due in Terapia intensiva: uno a Treviso e uno a Montebelluna. Insomma, l’emergenza sulla carta è finita, ma i contagi rimangono. «Siamo nella fase post-Covid nel senso che siamo andati oltre alla malattia che portava le persone a star male e purtroppo a perdere la vita – fa il punto il direttore generale – il virus c’è ancora. Ed è importante continuare a indossare la mascherina al chiuso. Per fortuna, però, non sta creando gli stessi problemi di prima e, soprattutto, non sta portando le persone in Terapia intensiva». La variante Omicron 2 ormai rappresenta quasi l’80% dei nuovi casi nel trevigiano. «Ma chi si è vaccinato con tre dosi, anche se contagiato non ha avuto bisogno del ricovero in ospedale», sottolinea Benazzi.

LA QUARTA DOSE

Ora si sta lavorando per somministrare la quarta dose alle persone estremamente fragili. E non è escluso che in autunno possa esserci un nuovo step della campagna vaccinale per somministrare a tutti una quarta dose aggiornata rispetto alle varianti del Covid. Dipenderà dalle scelte fatte a livello nazionale. Intanto si confida nell’arrivo della bella stagione. «Sicuramente il caldo ridurrà l’impatto dei contagi – conclude Benazzi – oggi i numeri sono ancora importanti per quanto riguarda i ragazzi in età scolare. È normale, dato che sono le persone che hanno una maggiore socialità. Ma è anche vero che in questo modo si contribuisce a dar vita a una protezione complessiva di gregge»

Ultimo aggiornamento: 17:49

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