Ristoranti, bar, imprese nel mirino dei carabinieri: chiuse tre attività, 140mila euro di multe

Venerdì 23 Febbraio 2024
Controlli dei carabinieri

TREVISO - ​Negli ultimi giorni sono stati effettuati diversi controlli in tutto il territorio provinciale da parte dei Carabinieri del Nil (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Treviso, con la collaborazione dell’Arma Territoriale, volti a verificare la regolare occupazione dei lavoratori ed il rispetto della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. L’attività ispettiva ha riguardato diversi settori tra i quali i pubblici esercizi, l’agricoltura e l’edilizia, interessando aziende, individuate anche a seguito di attività info-operativa sequenziale all’analisi di dati provenienti dall’Arma Territoriale. Complessivamente l’attività ha permesso di riscontrare la presenza di 3 lavoratori impiegati “in nero”, tutti intenti a svolgere attività lavorativa all’interno di esercizi pubblici.

Nello specifico, nel corso di un controllo effettuato presso un ristorante etnico situato nel comune di Vittorio Veneto, sono stati individuati 2 cittadini di origini cinesi impiegati in totale carenza previdenziale ed assicurativa e quindi “in nero”. Nella circostanza si è provveduto a sospendere l’attività imprenditoriale e ad allontanare i lavoratori irregolari.

Analogamente è stata sospesa l’attività di un bar  di Mansuè, dove è stata individuata una lavoratrice, anche questa volta di origine cinese, impiegata “in nero” come barista all’interno del locale pubblico.

Durante un controllo effettuato all’interno di un altro locale di Farra di Soligo  è stata documentata la totale assenza del Documento di Valutazione dei Rischi, documento fondamentale per la tutela della sicurezza dei lavoratori, ed anche in questo caso è stato emesso un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.

I molteplici controlli, volti al rispetto della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, hanno permesso di riscontrare la presenza di numerose violazioni, tra le quali l’omessa nomina del medico competente, l’omessa formazione dei lavoratori ed il mancato utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Nel complesso, i controlli effettuati hanno permesso di riscontrare numerose violazioni, a seguito delle quali sono state irrogate sanzioni per circa 140.000 euro. 

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