VEDELAGO Rapine e sequestri punitivi nei confronti di uomini che cercavano sesso facile, anche con ragazzini.
LE ACCUSE
La gang in stile Arancia meccanica è accusata di aver sequestrato e rapinato 8 uomini, adescati in chat gay con la promessa di incontri erotici. Si sarebbero ispirati alla docu-serie statunitense “To catch a predator” che smascherava i pedofili. A squarciare il velo sull’operato della banda era stato il blitz dei carabinieri di Castelfranco nel casolare degli orrori, a Vedelago. Ai militari erano stati segnalati movimenti sospetti. Quel giorno la gang stava infierendo su un impiegato 50enne. L’uomo era immobilizzato a terra, nello scantinato, legato mani e piedi con il nastro adesivo che gli copriva anche la bocca. Respirava a fatica e aveva botte su tutto il corpo. Il 15enne, a volto coperto, era seduto sopra di lui. Il 18enne, lo minacciava col taser mentre il 19enne era stato fermato qualche minuto prima mentre si allontanava in bici con il bancomat della vittima, per andare a prelevare.
LA SCIA
Il sospetto degli inquirenti era che quel sequestro non fosse il primo. Il piano era troppo dettagliato, troppo preciso: tutto lasciava intendere che fosse un copione già collaudato. Da qui la ricerca nelle banche dati di altri episodi simili e l’appello alle eventuali vittime di farsi avanti, garantendo tutta la delicatezza che le circostanze richiedevano. I riscontri non hanno tardato ad arrivare: altri sette i casi ricostruiti, messi a punto tutti con lo stesso copione, tra giugno del 2022 e febbraio del 2023. Ai danni di uomini tra i 40 e i 50 anni. Non tutti avevano denunciato le violenze, per vergogna. Soltanto due si erano presentati in caserma, dopo l’arresto della gang. Le altre vittime erano state rintracciate invece ricostruendo i contatti social dei ragazzi.