Autovelox, la battaglia a Crocetta: «Per usarlo serve l'omologazione ma questo ha solo l'autorizzazione»

Giovedì 25 Aprile 2024 di Laura Bon
L'autovelox di Crocetta

MONTEBELLUNA (TREVISO) - "Stop a quegli autovelox". Alla luce della sentenza della Corte di Cassazione, che "boccia" di fatto gli autovelox non omologati marcando la differenza fra autorizzazione e omologazione, i Comuni dovrebbero ora smettere di utilizzarli. A cominciare da Crocetta, che invece continuerebbe a farlo. Lo dichiara senza mezze misure l'avvocato Lucio Martignago di Montebelluna, che circa un anno fa sostenne il ricorso di un cittadino contro il Comune di Crocetta, che aveva inflitto una sanzione con un autovelox autorizzato ma non omologato. Stessa sorte accaduta al Comune di Treviso. «Diversamente -dice il legale- qualche cittadino che venisse sanzionato ora, potrebbe sporgere denuncia per tentata truffa (se non paga la sanzione) o truffa (se avrà già pagato la sanzione) a carico del vigile e del sindaco». Del resto, «la sentenza della Cassazione elimina quella farlocca interpretazione secondo cui omologazione e autorizzazione sarebbero concetti equipollenti». Forse per una ragione più politica che tecnica nella convinzione che «gli autovelox servano a limitare i morti sulle strade, quando sappiamo che quest’ultimi invece e purtroppo aumentano. Segno che il problema sta altrove e forse semplicemente nei mancati investimenti sulla sicurezza stradale (segnali di pericolo, dissuasori….)». Ben altra sarebbe la funzione degli autovelox: quella di fare «ricche le casse dei Comuni che li usano». E al sindaco di Treviso, che vorrebbe che «gli autovelox fossero esentati dalla procedura di omologazione», Martignago replica: «Questo ritengo non sia possibile, in quanto in contrasto con la giurisprudenza della Corte Costituzionale e la normativa europea.

Non sarebbe giusto imporre ad esempio al salumiere di avere una bilancia omologata, pena la confisca, sanzioni amministrative, fiscali e possibile denuncia penale per frode al consumatore, mentre i Comuni possono fare quello che vogliono con strumenti non omologati».

IL PALADINO

Ma a portare avanti, da anni, la battaglia contro gli autovelox è anche Giuseppe Paolin, ex parlamentare della Lega ora segretario organizzativo. «Da un pezzo ci stiamo battendo -afferma- Innanzi tutto c'è una questione legale: se una macchina è senza revisione va bloccata e lo stesso deve avvenire per gli autovelox non omologati. Inoltre gli autovelox possono essere utili, ma sfatiamo il mito che salvano vite. Non servono alla prevenzione, ma a far cassa. Le sanzioni non sono democratiche, dato che mettono in crisi certe famiglie spesso per un'infrazione quasi irrilevante». Ecco allora un suggerimento. «Non dico di toglierli -prosegue Paolin- ma mettiamo gli incassi dei Comuni in un fondo regionale seguito dal Ministero dei trasporti e possa davvero servire per prevenzione».

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