Dall’erba agli arbusti, sino ad arrivare a dei veri e propri alberi alti anche 20 metri. Oramai camminando nei campi in pianura, nelle zone collinari o in montagna siamo talmente abituati a vederle che pensiamo facciano parte del nostro territorio. Siano autoctone, insomma. Invece sono piante aliene che piano piano stanno uccidendo (il termine è forte, ma rispecchia la realtà) le vere piante locali e quindi modificando in toto la biodiversità.
Piante "aliene"
L’alilanto o albero del paradiso. I rami e le foglie se strofinati emanano un odore repellente. È una pianta originaria della Cina e Taiwan ed è una specie altamente invasiva. In regione è attualmente molto diffusa su Carso, pianura friulana, colline moreniche, versanti esterni delle Prealpi Carniche e Giulie, ma penetra lungo i fondovalle all’interno dell’area montana come Val Tagliamento, Canale, Canal del Ferro, Tarvisiano. Molti sono piazzati sulla ciclabile Alpe - Adria.
Ambrosia a spighe glabre. Erba perenne, nativa del Nordamerica (Usa, Canada, Messico settentrionale), la specie è stata introdotta incidentalmente in regione. Le segnalazioni la indicano collocata lungo l’intero litorale da Monfalcone a Lignano. Sono da verificare le segnalazioni per alcune zone del Friuli e del Carso. È particolarmente pericolosa perché crea grandi popolamenti, modificando la fisionomica del paesaggio litoraneo a danno della flora locale.
L’amorfa, indaco bastardo. È un arbusto alto fino a 6 metri a corteccia grigio - brunastra, originario del Nordamerica (regione dei grandi laghi dal Connecticut al Minnesota). Lo si può trovare alle soglie di Paularo e nella Valcanale fino al confine con l’Austria. È una pianta fortemente invasiva perché responsabile del progressivo depauperamento della flora autoctona.
Buddleia di David, l’albero delle farfalle. Arbusto caducifoglio alto fino a 5 metri. I fiori, ricchi di nettare, sono molto frequentati da farfalle, È una pianta nata in Cina, ma in Friuli Venezia Giulia la specie è ormai naturalizzata in tutto il territorio regionale, dalla pianura ai rilievi interni con l’eccezione della zona delle Prealpi Clautane a occidente e del Tarvisiano a est. Il carattere pioniero e l’adattabilità a condizioni ambientali differenti ne fanno una temibile pianta invasiva, in quanto tende a creare densi popolamenti quasi monofitici.
Robinia, gaggia, falsa acacia. Albero alto fino a 25 metri con apparato. La robinia è originaria del Nord America. È presente a a A Timau. La straordinaria vitalità e la capacità pollonifera insieme alla resistenza alla siccità, ne fanno una specie estremamente dannosa per la sua invasività.
Artemisia. Erba perenne con rosette svernanti. Si trova a Forni Avoltri, Rigolato, Timau, Pontebba. L’invadenza e la rusticità della pianta e l’adattabilità crea densi popolamenti praticamente monospecifici.
Potentilla indiana, fragola matta. È una specie originaria dell’Asia meridionale. Si trova in Carnia sopra Zuglio e Arta Terme. Può propagarsi all’interno di boschi naturali contrastando le specie locali.