PORDENONE - UDINE - Grazie alle piogge abbondanti che sono state registrate sul territorio in un autunno finalmente “normale” almeno dal punto di vista delle precipitazioni, la qualità dell’aria nella nostra regione è complessivamente migliorata. Ma proprio al ridosso delle festività natalizie, complice anche un periodo di assenza di piogge, riecco spuntare l’allarme smog, con particolare riferimento all’area pordenonese della nostra regione. A certificarlo è l’Arpa, che nelle sue previsioni quotidiane sulla diffusione degli inquinanti sul territorio mostra nuovamente delle aree colorate in giallo e arancione scuro, quindi con più smog, mentre nell’ultimo periodo il colore dominante era quello verde, sinonimo di una situazione tranquilla.
LA MAPPA
Prima di tutto la scansione temporale della nuova emergenza inquinamento.
L’ALTRO ALLARME
Con le temperature che scendono e l’uso continuato di sistemi di riscaldamento a legna, tipici della tradizione del Friuli Venezia Giulia, torna anche l’allarme per un altro inquinante: il benzopirene. «Dal 2024 - ha fatto sapere l’assessore Fabio Scoccimarro - sarà possibile ottenere un contributo da mille a quattromila euro per rottamare vecchie stufe e caminetti a legna e sostituirle con modelli più ecologici. L’entità del contributo dipende dalla tipologia dell’impianto da sostituire e dal comune in cui l’impianto viene installato, con contributi maggiori laddove sono stati registrati maggiori sforamenti dei livelli limite per polveri sottili o benzopirene. In questo modo la Regione conferma di voler accompagnare imprese e cittadini nella transizione ecologica preferendo la politica dei contributi e degli incentivi per la riduzione degli impatti in atmosfera a quella dei divieti e delle sanzioni». I fondi messi a disposizione ammontano a tre milioni. Nel dettaglio, i contributi sono finalizzati alla dismissione di generatori di calore per il riscaldamento domestico a biomasse legnose di potenza inferiore o uguale a 35 kW, con classe di qualità inferiore o uguale a 4 stelle e il contestuale acquisto e installazione di generatori di calore a biomassa combustibile solida di potenza inferiore o uguale a 35 kW, appartenenti almeno alla classe di qualità 5 stelle.