POLCENIGO (Pordenone) - Se ne frega delle prescrizioni e degli obblighi imposti dal tribunale e dalla libertà controllata passa direttamente in carcere. A finire in prigione un cittadino italiano di 39 anni di Polcenigo, C.F. le sue inziali. Eppure avevano tentato di "recuperarlo" in tutte le maniere, accordandogli un minimo di fiducia, vista l'età, per cercare di reinserirlo al meglio nel tessuto sociale del suo paese.
Gli avevano però imposto di osservare delle prescrizioni. Era stato sottoposto, cioè, al regime della libertà controllata, con un provvedimento del tribunale di sorveglianza di Trieste, perché era stato arrestato nel settembre scorso per resistenza a pubblico ufficiale. Lui se n'è infischiato degli obblighi e ha continuato a commettere reati.
Già nel novembre del 2017, infatti, convocato in ospedale per seguire una terapia, invece di aspettare il suo turno, aveva approfittato del borsello lasciato per un attimo incustodito sulla scrivania dal medico, per rubargli il cellulare e andarsene, senza sottoporsi al controllo sanitario. I carabinieri di Polcenigo, comandanti da maresciallo Ezio Bit, hanno raccolto con dovizia di particolari tutte le intemperanze e violazioni commesse dal 39enne per poi redigere un'informativa per l'autorità giudiziaria con cui richiedere un aggravamento della misura cautelare. Così, martedì scorso, 16 gennaio, i carabinieri hanno atteso che l'uomo si presentasse in caserma per la firma e lo hanno arrestato. Adesso deve scontare nel carcere di Pordenone cinque mesi di reclusione per un cumulo delle pene.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Gli avevano però imposto di osservare delle prescrizioni. Era stato sottoposto, cioè, al regime della libertà controllata, con un provvedimento del tribunale di sorveglianza di Trieste, perché era stato arrestato nel settembre scorso per resistenza a pubblico ufficiale. Lui se n'è infischiato degli obblighi e ha continuato a commettere reati.
Già nel novembre del 2017, infatti, convocato in ospedale per seguire una terapia, invece di aspettare il suo turno, aveva approfittato del borsello lasciato per un attimo incustodito sulla scrivania dal medico, per rubargli il cellulare e andarsene, senza sottoporsi al controllo sanitario. I carabinieri di Polcenigo, comandanti da maresciallo Ezio Bit, hanno raccolto con dovizia di particolari tutte le intemperanze e violazioni commesse dal 39enne per poi redigere un'informativa per l'autorità giudiziaria con cui richiedere un aggravamento della misura cautelare. Così, martedì scorso, 16 gennaio, i carabinieri hanno atteso che l'uomo si presentasse in caserma per la firma e lo hanno arrestato. Adesso deve scontare nel carcere di Pordenone cinque mesi di reclusione per un cumulo delle pene.