MONTEGROTTO - «Oggi spose! Ylenia e Anita».
PRESA DI POSIZIONE
Il sindaco Riccardo Mortandello – che oltretutto provvede di persona a scrivere i messaggi, non delegando ad altri tale compito - ha accolto una precisa richiesta di Ylenia e Anita, ma la sua vuole anche essere una chiara presa di posizione. Nel pomeriggio di ieri alle 17 ha quindi ufficializzato la terza unione civile del suo mandato, la prima inoltre che sancisce il legame fra due donne. Il fatto ha inevitabilmente destato una certa curiosità in chi già dalla mattinata ha letto la comunicazione sul display ma – assicura Mortandello – nessuno scandalo. «Sono felice di avere celebrato un’unione civile fra due donne – commenta il capo della giunta termale al termine della cerimonia svoltasi nella “Sala Morri” della sede municipale –; e sono altrettanto contento che queste nostre concittadine abbiano scelto di palesare il loro rapporto affettivo. Va sottolineato – aggiunge – che assistiamo quotidianamente a un dibattito davvero surreale sulla questione delle unioni civili. Anche per quanto riguarda le recenti polemiche sull’iscrizione anagrafica dei figli di due genitori dello stesso sesso. Si tratta di una discussione, spesso dai toni accesi, che dovrebbe essere già ampiamente superata. Non dovrebbe più rappresentare una notizia che due persone si sposino. Andrebbe considerato un fatto assolutamente normale come è in tutti i Paesi civilizzati. La tematica dei diritti civili dovrebbe sempre guardare avanti, mai indietro». Da Ylenia e Anita, raggianti e un po’ emozionate e attorniate da una decina di persone fra testimoni e invitati, nessuna dichiarazione. Solo il desiderio di andare subito a festeggiare con amici e parenti.
“CASO PADOVA”
L’unione civile sancita a Montegrotto arriva a ridosso del cosiddetto “caso Padova”, con il sindaco Sergio Giordani e la sua giunta intenzionati a tirare dritto e a continuare la registrazione dei figli con doppia mamma. «Questo fino a quando un giudice non dirà che dovremo fermarci», ha puntualizzato. Una scelta che la giunta patavina ha spiegato con la volontà di applicare un diritto dei bambini in attesa di una normativa chiara. Anche in questo senso va letta la decisione di Mortandello di accogliere la richiesta delle due donne di rendere di pubblico dominio la celebrazione della loro unione.