Padova. Team for children, «i 187mila euro per i bimbi malati usati per compere personali». La presidente Chiara Girello davanti al giudice

La donna, 64 anni, è stata accusata di appropriazione indebita e truffa aggravata ai danni dell’Inps

Venerdì 16 Giugno 2023 di Marco Aldighieri
Team for children (foto d'archivio)

PADOVA - Tra il marzo e il settembre del 2020 la presidente di Team For Children si sarebbe intascata 187 mila euro: tutti soldi raccolti in beneficenza e destinati ai bambini malati di Oncoematologia Pedriatica. La Procura, attraverso il pubblico ministero Sergio Dini titolare delle indagini, ha chiesto il rinvio a giudizio di Chiara Girello. La donna, 64 anni e residente in Sardegna a Golfo Aranci nota località di vip, è stata accusata di appropriazione indebita e di truffa aggravata ai danni dell’Inps. Il prossimo 28 di settembre, difesa dall’avvocata Paola Rubini, dovrà comparire davanti al giudice per l’udienza preliminare Laura Alcaro.

LE INDAGINI

Tutto ha inizio con un esposto depositato in Procura: un documento molto dettagliato dove sono state riportate le svariate spese personali effettuate dalla presidente della onlus con i soldi dell’associazione. Così sono scattate le indagini da parte dei militari della Guardia di Finanza e, secondo l’accusa, Girello si sarebbe intascata 187 mila euro destinati ai piccoli pazienti malati. Girello avrebbe liquidato 35 mila euro a titolo di rimborso spese per una serie di trasferte di lavoro. In realtà, ancora secondo l’accusa, li avrebbe spesi per viaggi di piacere e spostamenti a Vicenza, Milano, in Costa Smeralda dove risiede in una villa e a Porto Viro. La 64enne avrebbe anche pagato, attraverso una somma complessiva di 20 mila euro, cinque volontari dell’associazione no profit tra i quali risulta anche sua cognata. Quindi altri 20 mila euro li avrebbe sperperati per acquisti al supermercato, aperitivi al Caffè Pedrocchi, fiori, arredi per la casa, elettrodomestici, abbigliamento, dolci, pane e frutta. Ma soprattutto avrebbe dilapidato 6 mila euro per acquistare biglietti aerei, soggiorni in hotel a Rimini e a Riccione, e pieni di benzina all’auto. Si sarebbe poi versata sui conti correnti personali la somma complessiva di 112 mila euro. Tutti soldi pervenuti dalla vendita di panettoni e di gadget, e da tutte le donazioni effettuate in favore dell’associazione Team For Children fondata nel 2009 proprio da Girello. Inoltre si sarebbe appropriata di alcuni condizionatori di marca Dyson, in precedenza ricevuti per conto della onlus. Le spese alimentari, ad esempio, le avrebbe fatte in supermercati e macellerie di Albignasego.

Girello avrebbe dichiarato che tutto quel cibo era destinato ad alcune famiglie bisognose, ma per gli inquirenti invece era solo ad uso personale. Durante le indagini la Procura ha sentito anche il ginecologo Antonio Azzena, ex marito della Girello, ma del tutto estraneo ai fatti. Intanto l’associazione Team for Children, su ordine del Gip, è stata affiancata da un curatore speciale l’avvocata Cristiana Giraldo del foro di Padova.

LA TRUFFA

Girello, sempre per l’accusa, avrebbe anche commesso una truffa ai danni dell’Inps. La presidente della onlus avrebbe presentato una richiesta di trattamento di Cassa integrazione a favore di due dipendenti, motivata da una crisi aziendale conseguenza dell’emergenza da Covid 19. Attraverso questo raggiro, la 64enne avrebbe ottenuto l’erogazione da parte dell’Inps di una indennità pari a 1.546 euro per una dipendente e 1.923 euro per la seconda impiegata. Ma secondo gli inquirenti le due lavoratrici non si sarebbero trovate in Cassa integrazione, ma invece erano regolarmente in ufficio. In questo Girello, ancora per l’accusa, avrebbe ottenuto un risparmio in termine di spese per la onlus Team For Children.

Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 15:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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