ALTA PADOVANA - (M.C.) Da metà luglio a metà ottobre sono stati 110 i bancali di pannelli fotovoltaici conferiti nei centri di raccolta di Etra. Di fatto 550 pannelli distrutti dal maltempo e soprattutto della grandine, in particolare nei mesi estivi, che 230 utenti hanno conferito in particolar modo negli ecocentri di Cittadella, Carmignano sul Brenta, Vigonza, Campodarsego, San Giorgio delle Pertiche e Tezze sul Brenta (Vicenza) che sono stati i territori maggiormente flagellati dalla violentissima tempesta che mai si era vista con queste modalità distruttive.
Grandine delle dimensioni anche di un'arancia che ha distrutto anche le protezioni specifiche considerate sicure, tetti, auto e molti altri oggetti.
«In questo periodo ne stiamo ricevendo talmente tanti rispetto al solito che abbiamo sempre molti bancali pronti nei centri in attesa di ritiro da parte delle ditte specializzate che si occupano del riciclo, della valorizzazione e quindi del corretto smaltimento di questi manufatti spiega il presidente di Etra Flavio Frasson Ad oggi il processo di smaltimento prevede il riciclo del 98% dei materiali che compongono i pannelli: alluminio, plastica, vetro, rame, argento e silicio, o tellururo di cadmio, a seconda del tipo di pannello. Queste sostanze vengono riciclate».
È importante ricordare che, come per tutti i rifiuti, non bisogna mai abbandonare i pannelli nell'ambiente. «Un modulo rotto o non funzionante viene classificato come Raee, Rifiuto da apparecchiature elettriche ed elettroniche, e come tale è importante che venga smaltito in sicurezza - indica Antonella Argenti, presidente del bacino Brenta per i rifiuti - Bisogna affidarsi a centri di raccolta specifici, al servizio pubblico offerto da Etra o a privati, che ne garantiscano il corretto smaltimento e tracciabilità del prodotto». Gli utenti di Etra possono conferire gratuitamente i pannelli fotovoltaici nel centro di raccolta di riferimento, ma solo se provenienti da un impianto con potenza nominale inferiore ai 10 KiloWatt.