FONZASO - L'Agenzia delle Entrate arriva fino in Cassazione per confermare la validità di cartelle esattoriali notificate ad un'azienda già moribonda: la Mec.Fe srl di Fonzaso che, in liquidazione, era stata ammessa nel giugno 2011 alla procedura di concordato preventivo.
L'Agenzia delle Entrate non si ferma a approda alla Corte di Cassazione. E qui vede accolte le sue richieste. La Suprema Corte con un'ordinanza pubblicata in questi giorni «accoglie il ricorso e cassa la sentenza impugnata e rinvia alla Corte di giustizia tributaria di secondo grado per il Veneto». Sottolinea che «l'apertura di una procedura di concordato preventivo non è ostativa né all'accertamento di crediti tributari pregressi mediante iscrizione a ruolo ed emissione della cartella, né all'irrogazione di sanzioni pecuniarie ed accessori, maturati fino a tale momento, poiché, per un verso, l'accertamento del credito da parte dell'Amministrazione finanziaria è condizione per la partecipazione della stessa alla procedura concorsuale e, per un altro, le sanzioni pecuniarie danno luogo ad un credito del Fisco per il fatto stesso che si sia verificata la violazione della legge tributaria». Ricorda che «la domanda di concordato preventivo nel registro delle imprese, la successiva apertura della procedura concordataria non comporta la nullità della cartella ma l'improseguibilità dell'esecuzione».
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