Belluno. Cantiere in corso, centinaia di residenti restano all'improvviso senz'acqua

Il presidente del Bim Gsp Attilio Sommavilla ha parlato di «imprevisto» e si è scusato per i disagi

Giovedì 18 Aprile 2024 di Federica Fant
Perdita

BELLUNO - Rubinetti a secco ieri alla Veneggia, con molte utenze che sono rimaste fuori servizio per ore. Ne sono state scollegate più del previsto, causando disagi inattesi. Dalle 8 di mattina alle 16 del pomeriggio, infatti, centinaia di persone sono rimaste senz'acqua anche in zona Nogarè "a sorpresa": in questo caso le famiglie non erano state avvertite. Il presidente del Bim Gsp Attilio Sommavilla ha parlato di «imprevisto» e si è scusato per i disagi arrecati ai cittadini ricordando l'importanza dell'intervento. Sono infatti state posate le nuove valvole in via Vittorio Veneto: valvole che permettono la riduzione di perdite idriche.

Fanno parte del maxi-progetto da 25,6 milioni di euro proprio per ridurre la dispersione dell'acqua a Belluno, frutto di anni di mancate manutenzioni che hanno portato la nostra provincia a salire gli onori della cronaca in negativo. Ma non sarà per sempre.

Cittadini rimasti senza acqua, cosa è stato fatto

Si sono conclusi intorno alle 15,15 di ieri pomeriggio le operazioni di distrettualizzazione in zona Ponte Veneggia, in Comune di Belluno. Le squadre tecnico-operative di Bim Gsp, coadiuvate dall'impresa Fratelli De Pra di Ponte nelle Alpi, hanno provveduto ad installare cinque nuove valvole di linea in via Vittorio Veneto e a mettere in esercizio un nuovo tratto di rete posato ad inizio settimana. Le attività, iniziate intorno alle 8 del mattino con due cantieri operativi in parallelo, si sono rivelate subito particolarmente complesse: la vetustà delle apparecchiature da rimuovere, infatti, e l'interconnessione tra condotte non interessate dai lavori, hanno reso necessario un ampliamento dell'area di intervento, con conseguente mancanza d'acqua non solo alle utenze di via Vittorio Veneto, come programmato, ma anche ad una parte di via per Nogarè, Tagliapietra e Veneggia.

Il maxi progetto da 25,6 milioni di euro

«Questo lavoro - spiega Attilio Sommavilla, presidente di Bim Gsp - rientra nel maxi-progetto da 25,6 milioni di euro, finanziato con fondi Pnrr, che ha l'ambizioso obiettivo di ridurre di circa il 35%, entro fine 2025, le perdite idriche degli acquedotti bellunesi. Una progettualità sfidante, che interessa circa 1600 chilometri di rete idrica provinciale ed oltre 100mila abitanti».
«Non è naturalmente il primo cantiere che mettiamo in atto - prosegue il presidente - abbiamo già distrettualizzato circa 300 chilometri di rete, il 18% del totale - e ne seguiranno molti altri nel corso del 2024 e del 2025 nel Comune di Belluno e in generale in tutta l'area prevista da progetto (la Val Belluna, il Feltrino, parte dell'Alpago e i Comuni di Agordo, Cortina d'Ampezzo e Pieve di Cadore). Siamo consapevoli che vi saranno disagi per i cittadini, e l'imprevisto di oggi ne è un esempio e ce ne scusiamo, ma per benefici importanti per il nostro territorio». E nel dettaglio spiega: «Grazie alla distrettualizzazione, che ci permette di suddividere in più settori l'esteso reticolo di condotte interrate, e alla digitalizzazione, che ci consente di acquisire dati in continuo sull'acqua in transito, saremo in grado, in futuro, non solo di limitare il numero di utenze coinvolte da eventuali interruzioni della fornitura, ma anche di tarare al meglio portata e pressione in esercizio, spesso causa di rotture, preservando così lo stato delle infrastrutture».

La perdita idrica

Ci sono stati notevoli disagi, ma la distrettualizzazione contro la dispersione idrica ha numeri molto significativi. Secondo i dati ufficiali comunicati da Bim Gsp ad Arera, due anni fa, la percentuale di perdita idrica nel 2021 si attestava attorno al 68,3%, nel 2020 era del 76,1%,nel 2019 del 78,0% e nel 2018 del 77,8%. All'interno di questi numeri ricadono inoltre tutti gli utilizzi non misurati, sono infatti considerate perdite non solo le fuoriuscite dalla rete per guasto o rotture, ma anche tutti i consumi delle utenze abusive o senza contatore. Il piano in atto è ad ampio raggio e riguarda una lunghezza complessiva di rete pari a 1.615 chilometri per un valore ad oggi stimato di oltre 26,6 milioni di euro. 

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