Giancarlo, l'archeologo bellunese che lotta ​ogni giorno contro l'Isis

Giovedì 18 Gennaio 2018 di Daniela De Donà
Giancarlo Garna
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BELLUNO - Giancarlo Garna, 50 anni, bellunese, lotta contro la distruzione dei siti storici in Medio Oriente e nel Kurdistan iracheno con un lavoro capillare nella tutela dei reperti e dei luoghi storici di antiche civiltà. Un impegno che continua per combattere i tombaroli negli scavi in Italia e all'estero. Nel 2017 è stato scelto come Persona dell'anno dall'Osservatorio sulle archeomafie.



Una lotta impari la sua, vissuta nell'ombra, con scudo levato contro il trafugamento e la distruzione di opere d'arte. Giancarlo Garna non è un poliziotto, neppure un carabiniere. Anche se ha operato in più occasioni a fianco delle forze dell'ordine di tutto il mondo. Dal 2010 è presidente della associazione degli archeologi del Veneto, nonché membro del direttivo nazionale. La sua zona d'azione a difesa di reperti assiri e babilonesi, è il Medio Oriente. In modo particolare la Siria. E il Kurdistan iracheno, zona di Mosul.  Da qui, nel 2014 su invito prudenziale della Farnesina, è partito in fretta e furia. Anche perché, con coraggio, portava scritte in faccia le sue idee su Califfato e Isis. Tant'è che è stato proprio Garna tra i primi a commentare, sostenendone così la divulgazione, la storia dell'archeologo siriano Khaled Al Assad che, nel 2015, venne decapitato ed appeso ad una antica colonna romana, colpevole di non aver rivelato dove erano stati spostati preziosi reperti...
 
 
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