Caro Direttore
in questi giorni sui social si sono scatenate molte polemiche riguardo le immagini della preghiera musulmana con uomini e con le donne divise. Ora io sono cattolica praticante fin da piccola e fino ad una ventina di anni fa (e ancora adesso in piccoli paesi) in chiesa gli uomini si sedevano nei banchi a destra e le donne in quelli di sinistra.
Io mi chiedo perché invece di criticare e non rispettare le altre religioni non ci facciamo un po' di autocritica sulla nostra religiosità? I musulmani pregano 5 volte al giorno, gli ebrei 3 volte al giorno e 5 per Yom Kippur, i buddisti 2 volte al giorno e noi cattolici? Abito in un paese di quasi trentamila abitanti e alla sera alla messa siamo 10-15 persone. La domenica alle messe tranne quelle di preparazione alle Prime Comunioni o Cresime i bambini e ragazzi si contano sulle dita delle mani. Quasi tutte le gare degli sport giovanili si svolgono alla domenica mattina impedendo di fatto ai ragazzi di frequentare la Messa. A piene mani abbiamo trasmesso loro anziché i valori della Fede il valore dei telefonini, dei capi alla moda firmati per non parlare della violenza tra noi adulti.
E allora mi chiedo perché una volta tanto smettiamo di criticare e giudicare le altre religioni e non iniziamo a fare un po' di autocritica partendo dal nostro comportamento e dalla nostra coerenza verso la Fede Cattolica?
Maurizia Durigon
Cara lettrice,
in questi stessi giorni hanno fatto discutere anche le parole pronunciate dal pulpito dal parroco di Cessalto, in provincia di Treviso, don Mauro Gazzelli.