Un giorno di aprile 2016, la principessa Charlène di Monaco chiede 77 mila euro in contanti. Poi intende affittare una seconda villa in Corsica. Il contabile Claude Palmero, 67 anni, amministratore dei beni della famiglia sovrana del Principato di Monaco, ha scoperto che il cuoco personale della principessa viene pagato 300 euro al giorno, «fondi non dichiarati», e che la donna di servizio filippina lavora in nero. E queste sono solo alcune delle spese stravaganti contenute nei "quaderni segreti" che Palmeno annotava ogni giorno e di cui Le Monde è venuto in possesso, pubblicando la prima di una serie di quattro puntate che raccontano il litigio ai vertici del piccolo e ricchissimo Stato incastonato tra Italia e Francia, sulla base dei diari nei quali l'amministratore per anni ha annotato minuziosamente ogni richiesta della famiglia e ogni sua azione in loro favore.
L'amministratore cacciato
Ne esce un quadro di spese stravaganti, che Palmero avrebbe cercato di frenare.
Le accuse
Claude Palmero ha reagito rivolgendosi alla Corte europea dei diritti dell’uomo, ma adesso si apre una nuova fase, più mediatica: i due giornalisti investigativi di Le Monde, Gérard Davet e Fabrice Lhomme, sono entrati in possesso dei suoi quaderni. Palmero ora contrattacca. «Non ho mai preso un centesimo - dice a Le Monde - Smentisco tutte le accuse al 100 per cento. Non sono né corrotto né ladro, tutte cose inverosimili di cui la famiglia principesca, alla quale mi sono dedicato per due decenni, mi accusa ingiustamente».
Le spese folli della famiglia reale
I quaderni indicano un iniziale rapporto di fiducia reciproca con «Sas», Sua Altezza Serenissima Alberto II. «Sas mi ha dato la fattura dell'anello di fidanzamento - annota Claude Palmero - Ho proposto a Sas, che ha accettato, di pagare io stesso l'anello e poi di rimborsarmi». Nel 2023, secondo Le Monde, la dotazione annua complessiva della moglie Charlène si avvicinerà a 1,5 milioni di euro, quella di Carolina supererà i 900 mila euro e Stefania dovrà accontentarsi di circa 800 mila euro. Secondo l'aministratore, la famiglia poi gli chiede di intestarsi i numerosi beni immobiliari acquistati in Francia, per sfuggire al fisco francese.
La replica del principe Alberto
La risposta di Alberto II a Le Monde è indignata: «Il signor Palmero, forse credendo di essere amministratore a vita, ha contestato in tribunale la mia decisione di allontanarlo, attaccandomi personalmente e in termini offensivi. I suoi attacchi a me, allo Stato e alle sue istituzioni dimostrano la sua vera natura e quanto poco rispetto abbia in realtà per il Principato».