Una storia da film horror, quasi. Il quadro trovato in un Bed&Breakfast ha spaventato a morte una famiglia che soggiornava nella struttura in una località sciistica dove aveva trascorso qualche giorno di vancanza.
Il dipinto horror
Jennie Stevenson, la madre, ha spiegato che stava tornando a casa con la famiglia dopo la vacanza quando hanno deciso di dormire nel B&B per la notte, una proprietà «isolata e piuttosto spettrale». Loro si sono trasferiti in Svezia, dalla Gran Bretagna, circa due anni fa e dopo una vacanza sugli sci avevano bisogno di dormire. La donna ha raccontato che si sono recati nella struttura al tramonto e qualcosa non gli ha permesso di chiudere occhio. Un dipinto appeso nella sala da pranzo del B&B era la copia identica di loro figlio, ma rappresentato al femminile nei panni di una bambina in una scena bucolica.
Just arrived at our secluded rural B&B to find a painting of our youngest child depicted as a small girl.
— Jennie Stevenson 🕷 #FBPE #GTTO (@JennieStevenson) April 8, 2023
There's absolutely no terrifying precedent for this, so it's probably fine. pic.twitter.com/VMg0h62hvD
«Sono appena arrivata nel nostro B&B molto appartato e rurale e ho trovato un dipinto di una bambina che è uguale identica a mio figlio. Non ci sono precedenti terrificanti su questo B&B, quindi probabilmente va bene», ha scherzato su Twitter. Poi ha aggiunto: «A un certo punto mi sono svegliata con un terrificante rumore di cartacce, come se qualcuno stesse sfogliando delle pagine o un mazzo di carte. Ma siamo sopravvissuti».
I SOCIAL
Un racconto che ha terrorizzato e appassionato migliaia di utenti sui social network, rendendo la storia virale. E in tanti hanno commentato dando la loro visione di quanto accaduto. Il rumore avrebbe potuto essere, secondo molti, «la bambina che cerca di fuggire dal quadro». Poi, però, qualcuno ha chiesto con ironia se nei paraggi ci fossero streghe e la risposta di Jennie ha lasciato tutti a bocca aperta: «In Svezia, la Pasqua è quando tutte le streghe volano sulla Montagna Azzurra... quindi presumo che ce ne siano un po'».