Btp Valore, quanto conviene investire? Le simulazioni: i guadagni da mille euro e l'ipotesi di vendita prima della scadenza. La guida

Da lunedì 6 maggio parte la nuova emissione del Btp Valore. Sono previsti pagamenti ogni tre mesi e un premio fedeltà se si tiene il titolo di Stato fino alla fine del periodo. La cifra minima di investimento è mille euro, ma con meno di cinquemila i guadagni sono esigui

Sabato 4 Maggio 2024 di Giacomo Andreoli
Le caratteristiche della quarta emissione del Btp Valore

Torna il Btp Valore e le sue caratteristiche sono sostanzialmente più vantaggiose rispetto al passato. La cedola è lievemente più alta all'inizio, in leggera discesa alla fine, ma c'è un premio fedeltà più generoso. Il governo insiste sui titoli di Stato per i piccoli investitori italiani così da finanziare il debito pubblico "in casa" ed esponendosi meno all'estero. Negli ultimi anni, d'altronde, i Btp hanno sempre più successo tra i cittadini, che ne percepiscono l'affidabilità estrema e li scelgono a discapito di altri strumenti, pur più vantaggiosi dal punto di vista economico. Conta il nome, ma c'è anche una ragione etica e patriottica: investire in Btp significa sostenere la spesa sociale italiana.

L'investimento minimo è di mille euro, ma con meno di cinquemila euro investiti il gioco rischia di non valere la candela. I guadagni, cioè, sarebbero troppo esigui per "bloccare" mille euro per sei anni.

Certo, il titolo si può vendere prima della scadenza, ma non sempre conviene. Il valore, infatti, oscilla molto. Vediamo quindi nel dettaglio le simulazioni di investimento con diverse somme.

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Nuovo Btp Valore, le caratteristiche

I nuovi Btp valore saranno acquistabili in banca, alla posta e online. L'asta torna lunedì 6 maggio e sarà un’emissione speciale per il Tesoro che punta a raccogliere altra liquidità dopo il successo degli ultimi collocamenti. La durata sarà di sei anni con cedole trimestrali a tassi prefissati e crescenti nel tempo, oltre a un premio finale dello 0,8% per chi sottoscrive il titolo durante i giorni di collocamento e lo detiene fino a scadenza

C'è il meccanismo step up che alza la cedola a metà periodo: per i primi tre anni il rendimento lordo annuale sarà del 3,35%, contro il 3,25% dell'ultima edizione, e salirà nel secondo triennio al 3,90%, un decimale sotto il 4% offerto dal Btp di fine febbraio. 

I numeri del nuovo Btp Valore rispecchiano come sempre il quadro complessivo dei rendimenti obbligazionari, che dopo la discesa di metà marzo sono tornati molto vicini ai livelli di due mesi fa; l'accoppiata di cedole annuali e premio fedeltà costruisce poi un piccolo premio rispetto ai titoli ordinari di analoga durata.
I tassi resi noti dal Tesoro sono i minimi garantiti, e potranno quindi essere rivisti solo al rialzo al termine dell'emissione la prossima settimana in caso di fatti nuovi importanti sui mercati. 

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I vantaggi fiscali

Altre caratteristiche sono: l'acquisto senza commissioni, la tassazione agevolata al 12,5% e l'esenzione dall'imposta di successione. Fino a 50mila euro, inoltre, i titoli di Stato saranno esclusi dal calcolo dell'Isee, verosimilmente dal prossimo anno alla luce del decreto attuativo che ancora deve essere varato per rendere operativa la novità prevista dall'ultima legge di Bilancio.

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Quanto si guadagna: le simulazioni

Per calcolare il guadagno in base al proprio investimento bisogna tener conto della tassazione al 12,5%. Investendo mille euro, ogni tre mesi la cedola netta è di poco più di 7 euro, quasi 30 l'anno, che salgono a 8,5 dal quarto anno. Una cifra molto esigua, visto che in sei anni si arriva ad ottenere solo poco più di 200 euro. La somma minima per rendere l'investimento interessante è allora quella di cinquemila euro. Si guadagnano circa 150 euro l'anno fino al quarto anno e poi 170. Alla fine si ricevono circa mille euro

Altro scenario. Investendo 10mila euro ogni tre mesi arriverà sul proprio conto una cedola netta di 73,28 euro, ossia poco più di 293 euro l'anno. Dal quarto anno, le cedole aumentano e salgono a 85,31 euro ogni tre mesi, cioè 341 euro l'anno. Dopo sei anni il premio porta altri 70 euro al netto delle tasse. Quindi in tutto il periodo i 10mila euro investiti inizialmente avranno fruttato duemila euro. Infine, con un un investimento di 100mila euro, è possibile ottenere un guadagno netto complessivo pari a oltre 20mila euro.

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Che succede se si vende il titolo prima della scadenza

Che succede, invece, se si vende il titolo prima della scadenza dei sei anni? Gli analisti si attendono a breve un taglio dei tassi da parte della Banca centrale europea. E che quindi il valore del titolo nei prossimi mesi potrebbe salire. Ma per le obbligazioni di questo tipo le oscillazioni di prezzo possono essere significative e anche prolungate, nonostante comunque ci sia la garanzia del rimborso integrale del capitale investito alla scadenza. Chi volesse riscattare il proprio investimento prima dei sei anni deve quindi mettere in conto anche la possibilità di dover vendere il titolo a un prezzo più basso rispetto a quello di acquisto, registrando una perdita.

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Diversificare il portafoglio di investimenti

Come detto, però, ci sono altri strumenti più vantaggiosi. «È fondamentale capire se il Btp Valore sia uno strumento in linea con il proprio profilo di rischio, obiettivi e orizzonte temporale - ha spiegato a Il Messaggero Roberto Rossignoli, di Moneyfarm -. È importante poi ricordare - prosegue - che esistono investimenti alternativi in grado di generare rendimenti più elevati. Come sempre, la parola chiave resta “diversificare”, cioè non concentrare il rischio su un solo strumento».

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I vantaggi del conto deposito

Uno di questi strumenti è il conto deposito. Le proposte delle banche per il Conto deposito si estendono, in genere, fino a 5 anni. Con la migliore proposta disponibile sul mercato, per un deposito non svincolabile a 5 anni, è possibile sfruttare un tasso di interesse lordo del 4,75% (costante per tutta la durata del deposito e con una tassazione del 26%; c’è da considerare anche l’imposta di bollo annuale dello 0,2% dell’importo depositato).

Conservando la liquidazione trimestrale, questa soluzione consente di ottenere un guadagno netto complessivo di 4.977 euro, in caso di deposito di 30.000 euro, e di 16.593 euro, in caso di deposito di 100.000 euro (importo integralmente coperto dal Fondo interbancario a tutela dei depositi). Nel primo caso, il guadagno medio annuo è di circa 995 euro mentre nel secondo si sale fino a 3.318 euro.

Scegliendo un Conto deposito svincolabile, invece, è possibile arrivare fino al 4,5% (sempre su 5 anni). In questo caso, il guadagno netto è di 4.700 euro per un deposito di 30.000 euro e di 15.667 euro per un deposito di 100.000 euro. Il guadagno annuale medio (nell’ipotesi in cui non venga esercitata la clausola di svincolo anticipato) è di, rispettivamente, 940 euro e 3.133 euro.

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Ultimo aggiornamento: 5 Maggio, 14:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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