Assegno unico universale per i figli, aumenti in arrivo per adeguarlo all'inflazione. Dallo scorso anno è possibile presentare la domanda per avere il beneficio previsto per dipendenti, lavoratori autonomi, pensionati e disoccupati e destinato a sostituire praticamente tutte le altre misure di sostegno alla natalità (salvo il bonus per l’asilo nido che continuerà invece ad essere erogato senza limitazioni).
Assegno Unico, come funziona
Tutti i cittadini italiani o europei o con permesso di soggiorno, residenti in Italia da almeno due anni, potranno presentare richiesta all’Inps per ottenere l’assegno.
Quanto spetta
Per stabilire la cifra precisa dell’assegno si fa riferimento all’Isee (Indicatore della situazione economica equivalente). L’importo massimo andrà a chi ha un Isee inferiore a 15.000 euro, quello minimo a chi si trova sopra la soglia dei 40.000 euro. Se non si presenta l’indicatore o se il parametro è superiore a 40mila euro, si ha diritto al minimo previsto di 50 euro al mese. Chi percepisce già il Reddito di cittadinanza non dovrà fare una nuova domanda: l’inps verserà in automatico la quota prevista per l’assegno insieme al sussidio. Sul sito dell’Inps c’è anche un simulatore per calcolare l’importo dell’assegno a cui si ha diritto.
La domanda
La richiesta può essere presentata da uno dei due genitori, a prescindere dalla convivenza con il figlio, direttamente sul sito dell’Inps. Non c’è bisogno di alcun documento o certificazione. Per accedere è necessario Spid, la chiave di accesso alla pubblica amministrazione, la Carta di identità elettronica (Cie) o la Carta dei servizi (Cns). La domanda si può presentare anche chiamando il contact center dell’istituto (al numero 803164 gratuito da fisso e allo 06164164 a pagamento da cellulare) o andando in un patronato. I soldi si riceveranno dal mese successivo a quello in cui è stata presentata la domanda. Non è necessario ripetere la domanda ogni anno, l'erogazione sarà rinnovata in automatico.
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L'aumento
L'adeguamento dell'assegno all'inflazione, che sarà intorno all'8%, è automatico e già finanziato e scatterà, come ha confermato il ministro della Famiglia, Eugenia Roccella, il primo marzo di ogni anno (il pagamento del sostegno è iniziato il 1° marzo 2022).