Lo hanno spogliato della dignità e del suo diritto di esistere.
Core – così è stato ribattezzato dall’Enpa Roma, che ha denunciato la vicenda – ha la rogna e la leishmaniosi, che hanno contribuito a deturpare e lacerare la sua cute. Quando Tania – la volontaria dell’Enpa – lo ha trovato, lui, stremato e rassegnato, ha scelto di fidarsi di una voce che gli stava dando una mano, per strapparlo ad una morte certa. I medici lo stanno sottoponendo alle migliori cure, e Core sembra voler rimanere aggrappato alla vita, dopo aver sfidato la malvagità degli uomini. Quegli stessi uomini che volevano ucciderlo e sono riusciti “solo” a procurargli danni permanenti ad un occhio. Per chi volesse essere informato sulle sue condizioni – ed eventualmente adottarlo – può fare riferimento alla pagina Facebook dell’Enpa (https://www.facebook.com/enpaonlusroma/).