«Un piatto allegro può essere sano tanto quanto un piatto triste», ride Simona Santini, biologa nutrizionista viterbese, quando spiega perché ha voluto intitolare il suo libro “La dieta felice” (Bur, €18). «Va ribaltato l’approccio alla dieta: molte persone partono intimorite, convinte che si tratterà di un percorso triste e punitivo, fatto solo di petto di pollo, insalata e pesce lesso.
Zucca e funghi, per un autunno sano e saporito
Sui banchi del mercato, a farla da padrone in questo periodo è sicuramente l’arancione: «La zucca è la regina dell’autunno: il suo colore ci ricorda che contiene molto betacarotene, importante per rinforzare le difese immunitarie. Si può utilizzare per zuppe e vellutate, ma anche come base per torte, biscotti e muffin: la sua dolcezza naturale ci permette di diminuire la quantità di zucchero e al contempo soddisfare il palato. Ma sono arancioni ovviamente anche gli agrumi, ricchi di vitamina C, altrettanto fondamentale per affrontare al meglio questa fase di transizione precedente l’inverno, in cui il corpo deve adattarsi alla riduzione delle ore di luce». Che provoca non pochi fastidi: ci si sente apatici, si ha più fame, talvolta si fatica a dormire: «Si assiste a un calo dei livelli di serotonina, l’ormone del benessere, e un aumento della melatonina, che invece agevola il sonna: per fortuna la natura ci viene in soccorso e ci fornisce le sostanze di cui abbiamo bisogno in molti alimenti. Ecco perché è così importante seguire la stagionalità dei prodotti».
Grande spazio quindi sulla tavola per cavoli, broccoli e melograno (tutti ricchi di vitamina C), ma anche per i funghi: «Per secoli sono stati considerati un antibiotico naturale, grazie alle grandi proprietà benefiche e, per il limitato apporto calorico, possono rientrare in qualsiasi piano alimentare. Contengono molta acqua, betacarotene, vitamina C e vitamina E, tutte sostanze antiossidanti, utili nella prevenzione delle patologie tumorali e dell’invecchiamento cellulare. Basti pensare che alcune tipologie, come shiitake , maitake e reshi, vengono usati anche come integratori». I funghi, come molti altri alimenti, vanno tuttavia trattati il meno possibile, per non inficiarne le proprietà nutritive: «Basta spadellarli, con aglio, pepe e un goccio d’acqua. Suggerisco di aggiungerli così a fine cottura di una zuppa di pasta e ceci per un piatto unico, sano ma gustoso. Anzi una vera coccola».